Porti Aperti. Narrare l'attualità dell'accoglienza e dell'integrazione nel porto etrusco di Pyrgi

Struttura di appartenenza: DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ANTICHITA'
Referente attività:  Cecilia Conati Barbaro
Area di Intervento: Beni e risorse artistico-culturali
Luoghi di Svolgimento: Sito archeologico e antiquarium di Pyrgi (Santa Severa, RM); ISIS Enrico Mattei di Cerveteri; Liceo Scientifico Augusto Righi di Roma
Eventuali Specifiche: Referente attività: Simone Grosso, simone.grosso@uniroma1.it
Durata dell'Iniziativa: 29/01/2024 - 29/01/2025

Il progetto pilota di Pyrgi potrebbe costituire un modello virtuoso nell’ambito dell’Avvio alla Terza Missione, reiterabile nel tempo ed estendibile ad altre realtà archeologiche. In sintesi, si sono dunque individuati i seguenti obiettivi: 
1. Coinvolgimento attivo delle comunità locali per stimolare una maggiore consapevolezza della propria identità culturale e del patrimonio presente nel proprio territorio; 
2. Promozione di forme di partecipazione collettiva tramite iniziative di Archeologia Pubblica e Partecipata;
3. Condivisione delle ricerche di eccellenza Sapienza con una platea sempre più ampia e diversificata, anche attraverso Musei locali e strutture del Polo Museale Sapienza;
4. Incremento del benessere delle attività ed imprese locali (strutture ricettive, bar, ristoranti, botteghe artigianali) già attive negli spazi del Castello e nelle aree limitrofe, trarranno vantaggio dall'ampliamento dell'offerta culturale indirizzata ai diversi pubblici, grazie al prevedibile incremento dei flussi turistici;
5. Attraverso una modalità di lavoro collaborativa, il progetto intende trasformarsi in un laboratorio didattico in cui prevalgono i principi della trasversalità (pensiero critico, creatività, comunicazione, collaborazione) e della sperimentazione (curiosità, iniziativa, perseveranza, flessibilità, leadership, consapevolezza sociale e culturale);
6. Accrescere le conoscenze personali degli Studenti attraverso un apprendimento attivo: fornire l’opportunità di applicare le conoscenze acquisite a Scuola e, quindi, sviluppare competenze.

Si individuano come obiettivi a breve e medio termine i punti 1, 2, 3, 5 e 6; si intende obiettivo a lungo termine quello indicato al punto 4.

Studenti, dottorandi e ricercatori della Missione Archeologica a Pyrgi (circa 40 in totale), coinvolti nei laboratori didattici e nelle conferenze divulgative destinate agli abitanti del territorio, con cui si sono trovati a interagire; Scuole primarie e secondarie di II grado (circa 150 studenti),  - scout CNGEI sezione di Cerveteri (circa 40 ragazzi) - pubblico adulto di non addetti ai lavori (circa 60). I destinatari privilegiati sono innanzitutto gli studenti delle scuole locali e di alcuni istituti romani, con l’obiettivo di cooperare tra loro e produrre i contenuti testuali e materiali della mostra che avrà come tema principale i valori di accoglienza e integrazione rappresentati dal porto etrusco di Pyrgi

Il porto e santuario di Pyrgi (Santa Marinella, RM), uno dei santuari più importanti del Mediterraneo, sorto nel territorio della grande città etrusca Caere (Cerveteri, RM), è situato in un'area dal forte impatto naturalistico ma ancora poco accessibile e poco valorizzata rispetto alle sue evidenti potenzialità. Sebbene le campagne di scavo Sapienza siano attive da quasi sessantacinque anni e a fronte dell’ormai sterminata ed internazionale bibliografia scientifica sul sito, si riscontra solo una superficiale conoscenza del sito da parte dei membri della comunità locale e dei non addetti ai lavori in generale: è necessario, quindi, restituire alla cittadinanza questa parte del loro patrimonio culturale, attraverso una serie di attività di Archeologia Pubblica e Partecipata volte al coinvolgimento della più ampia gamma di pubblici possibile. Alla base del progetto è la convinzione che sia necessario rendere i cittadini e le comunità locali protagonisti della gestione e promozione dei beni culturali, come previsto dalla Convenzione di Faro (2005). La consapevolezza del ruolo
educativo del Cultural Heritage e la gestione del patrimonio archeologico proposto dalla Public Archaeology sono i presupposti per lo sviluppo di attività partecipate nei Musei e siti archeologici con obiettivi educativi, sociali, culturali, e, non da ultimo, per consentire al pubblico di comprendere il dato archeologico. Secondo il principio cardine della Public Archaeology, quale “Archaeologists as professional public servants”, si vogliono mettere al servizio della comunità i risultati delle eccellenze della ricerca archeologica Sapienza (prima al mondo per Classics and Ancient History nel report QS World University Rankings by Subject) nell’ottica di sviluppare un processo virtuoso volto alla creazione di stimoli che abbiano evidenti e stabili ricadute economiche e di sviluppo sociale. Il Patrimonio culturale è il segno più evidente dell’identità e della storia di una comunità e la conoscenza di quel Patrimonio e la sua fruizione da parte di tutti, in condizioni di eguaglianza e di agevole
accessibilità, è condizione necessaria per il pieno sviluppo della persona umana (art.3 Costituzione).

Impatto 1 - Indice di gradimento dell'esperienza da parte degli studenti coinvolti da rilevare attraverso questionari: >70% del totale.
Impatto 2 - Indice di gradimento dell'offerta formativa da parte dei docenti, da rilevare attraverso questionari: >70% del totale.
Impatto 3 - Intenzione degli istituti scolastici coinvolti di ripetere l'esperienza formativa nel successivo anno scolastico, da rilevare attraverso questionari: >70% del totale.
Impatto 4 - Incremento dei fruitori dell'area archeologica rispetto all'anno precedente (dati Soprintendenza): +100% sul totale dell'anno precedente.
Impatto 5 - Incremento degli istituti scolastici coinvolti da 4 a 10.
Impatto 6 - Incremento numero degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado coinvolti
da 50 a 100.
Impatto 7 - Allargamento della rete degli stakeholder (coinvolgimento di genitori, amici, curiosi e residenti), da rilevare attraverso un libro firme, che registi nome e comune di
residenza dei partecipanti ai momenti espositivi: +100% sul numero di studenti coinvolti.

OUTCOME previsti o ottenuti: - Incremento degli studenti delle scuole primarie e secondarie di II grado coinvolti nel progetto (da 50 inizialmente previsti a circa 150);
- Ottima partecipazione di pubblico alle visite guidate al sito e ai momenti d'incontro con i ricercatori organizzati nella sala comunale di Cerveteri, da cui si è ottenuto il patrocinio all'iniziativa;
- Coinvolgimento di associazioni locali inizialmente non previste (Scout CNGEI; Associazione I Rasenna di Cerveteri), che si sono autonomamente proposte a cooperare al progetto.

Indicatori utilizzati per verificare gli OUTCOME, con i relativi valori ottenuti. Indicare, inoltre, le modalità di rilevazione: - Registro presenze 
- Questionari di gradimento
- Interazione con genitori e docenti

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