Dal waste al farmaco: il caso della castagna
L’attività formativa ha mostrato come scarti agroalimentari, nel caso specifico della castagna, possano diventare fonte di molecole bioattive con potenziale applicazione farmacologica e nutraceutica. Gli studenti hanno approfondito aspetti di fitochimica e tossicologia, sviluppando consapevolezza sul valore della sostenibilità e dell’economia circolare, potenziando al contempo le competenze STEM e l’interesse per farmacologia, chimica e biotecnologie.
- Ricercatore/docente e dottorando coinvolti nell'iniziativa
- Studenti e docenti - Gli studenti e i docenti del liceo scientifico partecipante traggono beneficio dall’esperienza laboratoriale, migliorando la loro comprensione delle scienze del farmaco e delle opportunità professionali nei campi STEM, favorendo l’orientamento accademico e scientifico.
L’iniziativa intende sensibilizzare gli studenti sul valore scientifico e sociale del riuso degli scarti agroalimentari, mostrando come la castagna e i suoi derivati possano rappresentare una fonte di molecole bioattive ad applicazione farmacologica e nutraceutica.
- Sociale: promuovere consapevolezza su sostenibilità, economia circolare e uso responsabile delle risorse.
- Culturale: integrare la tradizione agroalimentare con la ricerca scientifica, mostrando il legame tra territorio e innovazione.
- Formativo: potenziare le competenze STEM, introducendo studenti a farmacologia, fitochimica e tossicologia.
- Orientativo: stimolare l’interesse per percorsi universitari in ambito farmaceutico, biotecnologico e chimico.
