Amare con Sapienza

Struttura di appartenenza: DIPARTIMENTO DI SANITA' PUBBLICA E MALATTIE INFETTIVE
Referente attività:  Miriam Lichtner
Area di Intervento: Salute pubblica e benessere
Luoghi di Svolgimento: Online, campus universitario, Policlinico Umberto I

L'obiettivo è stato di valutare dell'efficacia di metodologie digitali basate su Ambient Media per promuovere la prevenzione dell'infezione da HIV nella popolazione giovanile universitaria. Il progetto si è articolato in 3 fasi. La prima fase consisteva nella somministrazione di un questionario online a tutti i dipendenti e gli studenti universitari, sui metodi di trasmissione e le misure di prevenzione per HIV. La seconda fase ha previsto una campagna di informazione basata su un’azione circolare interattiva che ha utilizzato social network, un sito internet e soprattutto Ambient Media installati nel campus universitario. La 3a fase ha previsto la valutazione della campagna attraverso lo stesso questionario inviato nella 1a fase, e il conteggio del numero di accessi al vicino centro clinico per eseguire il test HIV, l'accesso al sito web e la visualizzazione del numero di post social. Inoltre in occasione della giornata mondiale di lotta all’AIDS, una settimana di attività in presenza per diffondere i messaggi e promuovere l’esecuzione dl test HIV presso il Policlinico Umberto I.

miriam.lichtner@uniroma1.it

Soggetti coinvolti: Collaborazione con una start up proveniente dagli incubatori tecnologici della Sapienza e del CNR. Beneficiari dell'attività: Studenti universitari dei vari ordini e gradi, personale docente e amministrativo dell’Università

Finanziamento ottenuto con vincita di un bando pubblico chiamato “Digital Health Program Gilead Fellowship 2017”, 30.000 euro.

Principali indicatori sono stati l’aumento delle conoscenze e l’aumento dei test eseguiti. In particolare un aumento del 13% delle conoscenze riguardanti PEP (Profilassi post espositiva), PreP (Profilassi pre-espositiva), che statisticamente si traduce in una evitata infezione di HIV in una platea tra le 47 a 94 persone. Avendo aumentato il testing e avendo effettuato 11 nuove diagnosi di HIV in soggetti inconsapevoli di esserlo, si è determinato l’inizio delle cure e la prevenzione della progressione di malattia con conseguente ospedalizzazione ed exitus. L’impatto sociale è riscontrabile anche nell’aumento di conoscenze in relazione alla non contagiosità dei pazienti non viremici in terapia, dunque riduzione della paura e del rischio di isolamento. L’intera iniziativa rientra ovviamente nell’ottica accrescimento della cultura della salute e della prevenzione.

L’utilizzo di tecnologie digitali rende semplice il raggiungimento del target e il monitoraggio e l’analisi dei dati. Il modello utilizzato può inoltre essere esportabile in altri scenari, quali le periferie urbane, le discoteche, le saune, i luoghi di aggregazione in generale avendo cura sempre di adattare al pubblico interessato le modalità comunicative.

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