SOFT(WARE) STORIES
*SOFT(WARE) STORIES*
Giornata di riflessione e approfondimento dedicata alla complessa intersezione di tecnologia, identità e giustizia di genere nell'era digitale.
Il DIAG ha promosso in passato varie attività con la partecipazione attiva di tutte le componenti di docenza, amministrazione e studentesca per la formazione e la sensibilizzazione volta al superamento di obsoleti ruoli di genere.
L'iniziativa, curata dalla *Commissione GEP@DIAG*, prevede la partecipazione della Prof.ssa Letizia Jaccheri (Professor of Software Engineering presso la Norwegian University of Science and Technology) ed è articolato in due parti.
*Ore 10:00* seminario: *"SOFT(WARE) STORIES: TECNOLOGIA, IDENTITÀ E GIUSTIZIA DI GENERE NEL MONDO DIGITALE"*,
Il seminario affronterà il tema di come software, sistemi digitali e innovazione tecnologica possano modellare, a volte distorcere, le dinamiche di genere, e suggerirà possibili vie verso un futuro digitale più equo e inclusivo.
Dalle *11:00 alle 11:30*, è previsto un *Coffee Break* per favorire il confronto e il networking in un ambiente informale .
Ore *11:30 Presentazione del libro "LE PAROLE CHE RESTANO" di Letizia Jaccheri*
Il libro è un memoir di Letizia Jaccheri che, intrecciando memoria personale e storia collettiva, affronta i temi dell'identità familiare, il ruolo delle donne nella tecnologia e il valore della memoria. L’intento della
discussione è analizzare l’importanza delle storie e delle esperienze personali nel contesto scientifico.Alla presentazione parteciperà il Dr. Daniel Raffini nel ruolo di discussant.
L’iniziativa è aperta a studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e a tutti coloro che desiderano contribuire al dialogo su tecnologia e società.
gep@diag.uniroma1.it
studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e a tutti coloro che desiderano contribuire al dialogo su tecnologia e società
Aula Magna DIAG
- Inclusione e pari opportunità. Aumenta la consapevolezza su bias di genere nei percorsi STEM e nelle pratiche di sviluppo software; offre role model (Prof.ssa Jaccheri) e un linguaggio condiviso per parlarne.
- Capitale sociale e reti. Crea connessioni tra studenti/esse, ricercatori/trici, associazioni e imprese sensibili alla D&I (diversity & inclusion), con possibili mentorship e tesi co-supervisionate.
- Empowerment individuale. Migliora auto-efficacia percepita e retention di studentesse e persone sottorappresentate nei corsi di Informatica e Ingegneria.
- Benessere organizzativo. Stimola policy dipartimentali (codici di condotta per eventi, linee guida su linguaggio inclusivo, procedure per segnalazioni).
Numero di partecipanti e visualizzazioni WEB
